Progetto: Come costruire una pista di pattinaggio. Questo articolo è tratto da un interessante libro: “PATTINAGGIO A ROTELLE” di B. del Marco stampato in 4a edizione nel 1962. Lo riporto nel sito perchè possa essere d’aiuto o spunto alle tante amministrazioni comunali italiane che in uno slancio di bontà e lungimiranza diano ai giovani e non uno spazio idoneo per praticare lo sport del pattinaggio. Una pista di pattinaggio all’aperto costa poco da realizzare, nulla la manutenzione in quanto viene autogestita e autopulita dagli stessi frequentatori e rende molto in termini di aggregazione.  Quale quartiere non dispone di uno spazio da adibire a pista di pattinaggio? Serve solo un po di buona volontà. Per i comuni che fossero veramente “avanti” la pista di pattinaggio utilizzata per il pattinaggio libero, roller dance, inline free style, pattinaggio artistico sarebbe da abbinare ad uno skate park con vasche e rampe. Ne parlerò in un prossimo articolo.

Progetto: Come costruire una pista di pattinaggio
Progetto: Come costruire una pista di pattinaggio

LE PISTE PER IL PATTINAGGIO E LA LORO COSTRUZIONE

Dove lo sport del pattinaggio è molto diffuso, lo studio per la creazione di piste è molto progredito, e perciò particolare cura è data dai tecnici alla preparazione del pavimento, il quale deve essere costruito in modo che ad opera finita, nessuna evaporazione e nessuna traccia di umidità venga ad affiorare sulla sua superficie rendendola sdrucciolevole e impraticabile ai pattinatori.

Come per il tennis un buon fondo è la prima qualità di un campo, così per il pattinaggio a rotelle un buon pavimento è essenziale per lo svolgimento di tale pratica sportiva.
Il pavimento può essere di vari tipi: in piastrelle o marmette di graniglia, in graniglia compatta, in cemento, in asfalto, in bitulite, in vetro, in lavagna, in mosaico e in legno di rovere o larice di Slavonia.
Una buona e moderna pista all’aperto deve avere almeno le dimensioni di metri 20 per 40 ed essere sita in località comoda non troppo ventilata, orientata in modo che il campo non sia esposto direttamente nel senso della sua lunghezza ai raggi del sole specialmente nelle ore pomeridiane per non renderla praticamente inutilizzabile per parecchie ore del giorno.

Per una razionale costruzione si consigliano, dopo il tracciamento e il picchettamento del terreno, i seguenti passaggi di lavorazione.
Sul fondo di terra ben battuta sistemazione di una sottofondazione di scaglia di cemento di laterizi e pietra (tegolazza) e pilonatura a rifiuto, convenientemente stipata con compressore.
Fondazione in conglomerato di calcestruzzo di 12 cm con malta di cemento (mc. 0,800 di ghiaia, 0,400 di sabbia, e ql. 2,5 di cemento).
Su tale fondazione posa in opera con malta di cemento delle mattonelle di asfalto compresso di 4 cm. o le piastrelle di marmette di cemento o i riquadri di legno di rovere o di larice. La superficie della pista deve essere perfettamente livellata senza stagni di acque né al centro né verso i bordi. L’acqua piovana potrà defluire attraverso asole aperte nello zoccolo o al disotto dello zoccolo se è in legno. Sotto il pavimento che come si è detto non deve avere alcuna pendenza, si può predisporre un sistema di scoli per eventuale smaltimento delle acque che possono infiltrarsi attraverso il pavimento se questo non fosse monolitico. In seguito occorrono opere di finiture per rendere piana e levigata la superficie. Per i pavimenti di piastrelle si adoperano macchine levigatrici a pomice, per quelle in legno una lamatura a mano o a macchina servirà alla bisogna.

Tracciato di curvatura per piste di pattinaggio rettangolari
Figura 1 – Tracciato di curvatura per piste di pattinaggio rettangolari

Le piste dovranno essere cintate con piantane in ferro zincato per piste all’aperto alte m. 1,20 collegate fra di loro da un corrimano in legno liscio o sughero e in basso dovrà correre uno zoccolato in legno di castano alto 20 cm tenuto per piste all’aperto sollevato di 1 cm dal piano del pavimento ed imbullonato alle piantane.

Su piste rettangolari di buone dimensioni per la specialità corse si possono segnare i tracciati di curvatura come nella figura 1.

La tecnica moderna si è attualmente indirizzata nella costruzione di piste all’aperto di tipo multiplo, le quali, oltre al normale campo adatto per l’hockey e per il pattinaggio artistico di metri 40×20, sono dotate di un anello esterno sopraelevato nelle curve per le corse. Campo tipo di queste realizzazioni è quello costruito nel 1957 a Spoleto dotato di tribune.

Figura 2 - Pianta pista di pattinaggio e sezione curva soprelevata per paraboliche esterne
Figura 2 – Pianta pista di pattinaggio e sezione curva soprelevata per paraboliche esterne

Le figure 2 danno la pianta e la sezione in curva di una pista a curve sopraelevate con i dati costruttivi.
Le costruzioni chiuse (Pattinodromi) che permettono la pratica continua dello sport del pattino devono essere costruite con la copertura a volta, a velario o a capriate le quali devono essere portate da pilastri esterni in modo di avere tutto attorno alla pista un passeggiatoio da 5 a 10 metri per il pubblico spettatore e per l’eventuale erezione di tribune.
Le piste in locali chiusi devono rispondere ad esigenze igieniche perciò devono essere dotate di buona aereazione ottenibile con sistemi meccanici per lo smaltimento della polvere.
La pavimentazione dei campi coperti oltre con i materiali già menzionati anche con listoni di rovere di slavonia, di faggio e teak.
La posa in opera dovrà essere eseguita con tavolette a incastro annegate in materie plastiche aderenti alla soletta. Nelle zone di curva le dogarelle saranno poste a spina di pesce ad archi contrastanti. La superficie del legno deve essere mantenuta perfettamente levigata.

In ogni istallazione coperta devono essere previsti locali spogliatoi, differenziati per sesso, muniti di docce e adeguato numero di WC, locali per il pubblico e per la manutenzione, guardaroba, servizio di bar ecc.

Figura 3 - Illuminazione di una pista di pattinaggio al chiuso e all'aperto
Figura 3 – Illuminazione di una pista di pattinaggio al chiuso e all’aperto

Per la pratica serale degli sport del pattino i campi devono essere dotati di impianto di illuminazione razionale.
Due sono i sistemi che si possono adottare e precisamente con tesate di riflettori o con proiettori esterni al campo (vedi  figura 3).
L’illuminazione con tesate si realizza con 12 riflettori a coppa pro fonda sospesi ad un altezza di 8 metri, l’illuminamento medio dovrà essere 100 o 150 lux ottenuto con lampade da 1500 W alimentate con sovratensione del 10% fornita attraverso un autotrasformatore.
I’illuminazione con riflettori si realizza invece mediante proiettori a coppa in lamiera stampata con fascio luminoso di apertura superiore ai 70%, portati da sei pali disposti all’esterno del campo, ogni palo dell’altezza di metri 12 porterà un gruppo di 3 o 4 proiettori muniti di lampade da 1500 W con sovratensione del 10%.
I proiettori dovranno essere muniti da un sistema di orientamento sia zimutale che azimutale e di dispositivo di messa a fuoco delle lampade.

Progetto: Come costruire una pista di pattinaggio

Le mie conclusioni… Una pista di pattinaggio costruita dal comune, quindi con libero accesso e all’aperto dovrebbe essere situata all’interno di un’area verde o una nuova area sottratta al degrado, lontana almeno 6mt da alberi che ne sporcherebbero continuamente il tracciato con foglie e ghiande, dimensione ottimale e regolamentare 20×40 mt, fondo in graniglia 30x30cm o cemento fine, ringhiera perimetrale in ferro zincato con uno zoccolo di legno come descritto nell’articolo. All’esterno della pista, panchine e una fontanella pubblica. Questo è il minimo sindacale. Sono disponibile per consigli di carattere generale sull’argomento, contattatemi qui.

Come specificato ad inizio articolo queste indicazioni sono state trascritte da un vecchio libro degli anni sessanta. Eventuali opere di nuova costruzione per ritenersi a norma e regolamentari dovranno rispettare gli attuali standard di sicurezza descritti dalla FISR Federazione Italiana Sport Rotellistici contenuti negli allegati di questa pagina: http://www.fisr.it/impiantistica/normative-impiantistica.html

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Giovanni Simiani

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